Focus Covid-19: Qui Tiberio

di Michele Di Sarno. –

Molti tiberiani – a differenza di chi vive nel centro storico – hanno un terrazzo, un giardino o, comunque, qualcosa che gli consente di stare fuori casa pur rimanendovi dentro. I giardini sono pronti a colorarsi come sempre, la terra è seminata e i contadini faticano con le spalle rivolte alle strade vuote. Tiberio è un presepe, vivente e itinerante, che quest’anno aspetta la Pasqua come se fosse Natale: è una sola, grandissima famiglia che va avanti nelle sue piccole cose nonostante le notizie che arrivano: la vita, qui, è un fatto di tradizione. Anche a Tiberio la risposta alle restrizioni è stata inizialmente un po’ lenta ma, più che per un senso di sfida, è più probabile che ciò fosse dovuto all’incredulità di dover rinunciare a parte di uno stile di vita già semplice di suo (la bottega sotto casa, i saluti cordiali, le salite in compagnia). Una piccola nota conclusiva: c’è una panchina, al Barbone, che ha ceduto e si è adagiata a terra. Un amaro invito della fisica a rimanere a casa.